Trentaquattromilacentonovantanove soci è il risultato del tesseramento di Auser Emilia Romagna nell’anno 2018. Si tratta del numero più alto di iscritti nella storia dell’associazione che, oltre all’importante dimensione economica legata al versamento del contributo annuo di 13 euro, rappresenta il riconoscimento del valore dell’attività dei nostri volontari e soci nel territorio regionale. In un momento nel quale il ruolo dei corpi intermedi e del Terzo settore viene sempre più spesso ingiustamente criticato e la solidarietà nei confronti dei più deboli sbeffeggiata, l’Auser pratica un’idea concreta di bene comune, fatto di servizi e opportunità ma soprattutto di relazioni umane attraverso il protagonismo delle persone anziane.
Sono più di 50 gli ambiti e le modalità con le quali l’associazione impegna i propri iscritti a sostegno dei bisogni e desideri delle persone anziane, dei bambini, dei migranti. Milioni sono i chilometri fatti con le nostre auto per accompagnare le persone ai servizi, così come le attività di volontariato nei musei, nelle scuole, nel verde pubblico.
Non solo, Auser si è impegnata in diverse iniziative a sostegno dei bisogni della parte più fragile della comunità a partire dalla campagna per l’installazione degli ascensori, dal titolo “L’ascensore è libertà” e il progetto Ausilio con Coop Alleanza 3.0. Abbiamo finanziato diversi progetti nelle scuole per il contrasto alla povertà educativa – “Diritti al futuro” – e con l’Anpi e l’Associazione dei Comuni Anci siamo coinvolti nella manutenzione dei monumenti partigiani in diverse località della Regione.
Infine, abbiamo realizzato con lo Spi Cgil il libro “2032 la sfida della longevità” dove il tema dell’invecchiamento della popolazione viene raccontato, da diversi esperti, non solo come un
problema ma anche come un’opportunità di crescita e sviluppo economico.
Sostenere, partecipare alle attività dell’Auser non è solo utile per la comunità ma aiuta a combattere la solitudine, l’isolamento e il “male comune” del nostro tempo che è la crescente disumanità.
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