Le copie del volume sono disponibili presso la sede provinciale Auser (Via Kennedy n°15) su contributo di 15 euro. Per richiedere il libro e/o per maggiori informazioni: 0522/300132 (lun.-ven. ore 9-13).
Partigiana, sindacalista, militante per i diritti delle donne, riferimento per la montagna, testimone per migliaia di giovani. Giacomina Castagnetti, semplicemente. Domenica 1 maggio a Castelnovo Monti è in programma un omaggio ad una delle figure resistenziali e non solo più note della provincia reggiana, pochi giorni fa protagonista del 25 aprile su Rai 1, alla trasmissione “Domani è un altro giorno”.
Il tributo è promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in collaborazione con Auser, Spi-Cgil, Istoreco e il Comune di Castelnovo Monti. In occasione della Festa del Lavoro – per Giacomina la ricorrenza più importante assieme alla recente Festa della Liberazione – gli organizzatori hanno predisposto una lunga mattinata collettiva, che partirà alle 9.45 con il concentramento in via Roma 16 a Castelnovo Monti, davanti al Monumento alla Donna Partigiana a fianco del palazzo ducale. Alle 10.15 il corteo guidato dalla banda musicale di Felina attraverserà il centro del paese sino a raggiungere il teatro Bismantova, in via Roma 75, per una breve esibizione fissata alle 10.45. A seguire, dalle 11, il trasferimento all’interno del teatro stesso per la presentazione del libro “Giacomina. Dalla Resistenza alla diretta online”, curato da Lorena Carrara e Elisabetta Salvini per Panozzo Editore, acquistabile nel corso dell’evento. Il testo ha rappresentato la scintilla per questa giornata, diventata ora anche l’iniziativa ufficiale dei sindacati confederati per la Festa del Lavoro.
Nel 2021, Auser Reggio Emilia e Spi-Cgil, la sigla dei pensionati della Cgil, hanno pensato a un tributo a una delle loro socie e volontarie più longeve e stimate, appunto Giacomina Castagnetti. In collaborazione con l’istituto storico Istoreco, di cui Giacomina è da decenni una delle testimoni di riferimento, per il Viaggio della Memoria come per i Sentieri Partigiani, si è arrivati all’idea del libro, un’intervista delle autrici alla protagonista seguendo il cammino che dalla Resistenza l’ha portata a continuare il suo impegno politico e sociale nel sindacato, nella pubblica amministrazione e nel lavoro per la memoria.
La presentazione del libro al Teatro Bismantova vedrà l’alternarsi di diversi interventi e si concluderà con il dialogo con le autrici e con la Castagnetti.
LA PROTAGONISTA
Giacomina Castagnetti nasce a Roncolo di Quattro Castella l’11 novembre del 1925. Prende il nome dal padre Giacomo, morto pochi mesi prima della sua nascita, e cresce in una famiglia di mezzadri comunisti e antifascisti: uno dei fratelli verrà arrestato per la sua propaganda contro la guerra coloniale in Etiopia. A partire dal 1940, con l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, Giacomina inizia a raccogliere contributi nella zona di Quattro Castella per il “Soccorso Rosso”, la rete di aiuto clandestina comunista che durante il regime fascista sosteneva gli antifascisti perseguitati. Dopo l’8 settembre 1943 e l’Armistizio, entra nella Resistenza, nei Gruppi di Difesa della Donna, organizzazione femminile creata dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), ed opererà a Castellazzo, nella campagna fra Reggio e San Martino in Rio fino alla Liberazione, operando come messaggera, staffetta e gestendo con la famiglia una casa di latitanza per partigiani.
Nel dopoguerra, diventa la prima consigliera comunale donna di San Martino in Rio, nelle file del Partito Comunista, è impegnata in prima fila nell’UDI (Unione Donne Italiane) per difendere i diritti femminili, partecipa a numerose battaglie sindacali e proteste per il lavoro. Nel 1950-51 è a fianco degli operai e delle operaie delle Officine Reggiane durante la celebre occupazione di quella che all’epoca era una delle più grandi fabbriche italiane, ed è lei a guidare il famoso trattore R60, ideato durante l’occupazione, in una delle immagini simbolo di quella vicenda.
All’inizio degli anni ’50, si trasferisce in Appennino su incarico della Camera del Lavoro, per la Cgil gira tutta la montagna e a Castelnovo Monti conosce anche il futuro marito. Da allora, ha sempre vissuto nel paese capodistretto.
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