Venerdì 28 febbraio è stato inaugurato a Reggio Emilia, in Via XX Settembre, il murale dedicato ad Antonio Piccinini, dirigente socialista reggiano ucciso esattamente 101 anni fa dai fascisti.

L’iniziativa è stata possibile grazie a un progetto che vede insieme Anpi, Arci, Auser, Boorea, Cucine del Popolo, Cgil, Filef, Circolo Arci Gardenia, Istituto Cervi, Istoreco, Legacoop Emilia Ovest, Spi Cgil in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia.

Alla cerimonia hanno preso parte parecchie decine di persone, tra cui due quinte classi del vicino liceo Moro. A nome del comitato, ha preso la parola Giuseppe Pezzarossi dell’Anpi, seguito da Gianpaolo Grimaldi, pro-nipote di Piccinini, che, a nome della famiglia, ha ringraziato per l’omaggio portato a termine a poca distanza dal quartiere Gardenia, il luogo dove Piccinini ha vissuto, dove è stato trucidato e dove una via e una targa ricordano la sua figura.

È poi intervenuto il dirigente scolastico del liceo Moro Daniele Cenini, prima di lasciare la parola all’autore, il reggiano Youness Nazli, che ha parlato dell’idea alla base della sua opera, divisa tra il ritratto di Piccinini e richiami alla sua biografia pronti a “rompere” la quarta parete. A chiudere, sottolineando l’attualità della vicenda e i tanti richiami a altre battaglie politiche, il vicesindaco di Reggio Emilia Lanfranco De Franco.

L’ultimo atto ha portato all’interno del liceo Moro, per la lezione sul tema curata dalla docente di Storia contemporanea dell’Università di Bologna Dianella Gagliani.

Nel corso della giornata, è stata poi sistemata una corona di fiori sulla lapide in Viale Trento Trieste nel quartiere Gardenia che ricorda la tragica fine di Piccinini a pochi metri dalla sua abitazione.